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Le  malattie che  determinano perdita di udito  sono  numerose e possono colpire sia l’ apparato di trasmissione del suono (condotto uditivo, membrana timpanica, ossicini) che quello di percezione   ( chiocciola, nervo  acustico).  
Nel primo caso  si  parla di ipoacusia  conduttiva     e  nel    secondo di ipoacusia percettiva o neurosensoriale. 
La chirurgia permette di trattare le ipoacusia conduttive  , vale a dire tutte le malattie che interferiscono con la trasmissione e la conduzione del suono attraverso la membrana timpanica  e gli ossicini.                         

    Le patologie trattate 

  • Nei  casi di ostruzione del canale uditivo esterno per malformazioni, cicatrici, infiammazioni o ispessimenti ossei (osteomi, esostosi)  la Canalplastica permette di ottenere un condotto uditivo  normale.
  • Otite mucosa cronica (frequente sia fra bambini che adulti): una situazione che, se non risolta naturalmente, viene curata con apposita aspirazione del versamento e il posizionamento di un tubicino di ventilazione timpanica (TVT).
  • Le perforazioni della membrana timpanica  possono essere  risolte con la Miringoplastica, che permette di ricostruire la membrana utilizzando tessuto del Paziente ( fascia temporale , pericondrio o grasso)
  • Infezioni croniche  possono essere determinate da otiti semplici, con perforazione o a timpano chiuso, e da otiti croniche colesteatomatose, caso in cui si sviluppa una formazione di epidermide infetta all'interno dell'orecchio che tende a cresce re progressivamente.
    Le prime determinano disturbi dell'udito e secrezione auricolare e di solito non provocano serie complicazioni, le otiti colesteatomatose invece possono essere molto aggressive arrivando ad estendersi anche nell'orecchio interno, al nervo facciale, alle meningi.                           Nelle otiti croniche si esegua la Timpanoplastica che associa all’ asportazione del tessuto infetto  la ricostruzione del timpano ( Miringoplastica)  e degli ossicini ( Ossiculoplastica)  utilizzando piccole protesi in Titanio.

  • Otosclerosi: una malattia genetica che porta in modo progressivo a immobilizzare il movimento della staffa causando gravi sordità. Con la Stapedioplastica si sostituisce la staffa con una protesi e si ottiene un buon recupero dell'udito.

  • Le ipoacusie  percettive possono  essere trattate solo con protesizzazione acustica e, nei casi piu’ gravi si ricorre all'   Impianto cocleare  che ha  determinato un importante progresso nel trattamento delle sordita’ gravi e profonde .

Informazioni sugli interventi

Gli interventi di microchirugia vengono sempre realizzati con l'uso del microscopico chirurgico, in anestesia parziale o totale (a seconda sia della volontà del paziente che dal grado di difficoltà dell'intervento).
Per la chirurgia dell’ orecchio non esistono limiti di eta’ : ho trattato bambini di 3  anni per colesteatomi  congeniti  e persone  ultraottantenni che volevano migliorare  il loro udito o utilizzare al meglio la protesi acustica.
La durata può variare dai pochi minuti (ad esempio per il posizionamento di tubicini di ventilazione timpanica) a mezzora ( stapedioplastica) fino alle due ore (come nei casi più complicati di timpanoplastica con ricostruzione degli ossicini). 
La degenza è   di 24 ore e il Paziente  viene dimesso il giorno dopo  con una medicazione nel condotto uditivo ,  il dolore   è minimo , la gestione a domicilio e’ semplicissima    e la medicazione viene rimossa dopo 3 settimane.  Il recupero uditivo, nei casi in cui è previsto,  si può già verificare quando si rimuove la medicazione e generalmente si stabilizza  nei mesi seguenti
I risultati positivi degli interventi all'orecchio possono essere determinati da numerose variabili: valutati a 5 anni dall'intervento si registra il successo dell’85– 90% delle miringoplastiche, dell’90– 95% delle Stapedioplastiche mentre i buoni risultati delle Timpanoplastiche variano in funzione della malattia trattata.   
Nelle otiti croniche semplici si ottiene un orecchio asciutto e una membrana timpanica integra nella maggioranza dei casi e un miglioramento uditivo in circa l' 80% dei pazienti.
Nelle Timpanoplastiche per colesteatoma il recupero uditivo è apprezzabile nel 60% dei pazienti mentre la recidiva di colesteatoma può presentarsi nel 35% dei casi . In presenza  di recidiva e' necessario  ripetere  l' intervento

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